Design Alpino: sport invernali cent’anni di passione

NEL CENTENARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT INVERNALI,                                                                                            UNA MOSTRA DEDICATA AGLI SPORT DELLA NEVE E DEL GHIACCIO

Curatela di Aldo Faleri

Dopo la fortunata edizione del 2018 di Design Alpino: rifugi, bivacchi e attrezzature d’alta quota con la cu­ratela di Aldo Faleri, quale anticipazione dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 il Politecnico di Milano vuole rendere omaggio al centenario della Federazione Italiana degli Sport Invernali FISI (1920-2020) con l’allestimento della mostra dal titolo Design Alpino: sport invernali cent’anni di passione visitabile presso gli Spazi Archivi Storici del Politecnico di Milano in via Candiani 72 fino al 23 dicembre 2020.

La mostra offre una piccola, ma esaustiva narrazione dell’evoluzione tipologica, morfologica e tecnologica degli attrezzi sportivi di alcune delle più note discipline olimpiche invernali.

In origine strumenti per attività lavorative, quando il loro utilizzo era indispensabile per lo spostarsi e il trasposto delle merci nelle vallate, tali strumenti si trasformano poi negli anni in fonte di esclusivo passatempo per le aristocrazie europee sulle Alpi.

La sezione storica apre il percorso espositivo con una linea del tempo, dal 1920 anno di nascita della FISI fino ai giorni nostri, in un succedersi di eventi tra cui l’edizione italiana di Cortina 1956 e Torino 2006 oltre a piccole anticipazioni su Milano/ Cortina 2026 per la XXV edizione dei Giochi Invernali.

Di particolare interesse la sezione attrezzature sportive, dove pezzi originali (amatoriali e agonistici) provenienti da collezioni private dagli anni 40/50 ad oggi illustrano in pochi, ma significativi passaggi temporali l’evoluzione dell’attrezzo sportivo. Esemplari di sci da discesa che da “semplici” aste di legno di frassino diventano oggi alta tecnologia “full sandwich” in carbonio e titanio. Così i più noti accessori, come gli scarponi da sci in cuoio e suole Vibram, diventano stampi “rotazionali” con scarpette termosensibili. Oltre a manufatti artigianali e industriali come slitte, sci di fondo, pattini da ghiac­cio, tute e casco da KL della donna più veloce al mondo, tavole da snowboard, fino ai più sensazionali slittini e skeleton dei campioni olimpici.

 Altro importante contributo, nella sezione “memorabilia”, sono gli autentici pezzi da collezione appartenuti al leggendario Zeno Colò, a Celina Seghi centenaria pluricampionessa italiana di sci alpino negli anni ’50, arrivando così ai grandissimi campioni di oggi quali le olimpioniche Michela Moioli, i pluripremiati Giorgio Rocca, Nadia Fanchini, Roberto Borgonovo, Tommaso Dotti, Gilberto Panisi e Valentina Greggio e Gerda Weissensteiner.

A completare le diverse sezioni della mostra vi sono alcuni contributi video, tra i quali i documentari dell’I­stituto Luce dedicati alle Olimpiadi di Cortina 1956 e il video promo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 oltre al video degli studenti del corso Design Alpino 2020.

Rievocare storie di donne e uomini e i loro attrezzi è appunto lo scopo principale di questa mostra-esposizione sulla montagna, dove una nuova coscienza si rende necessaria, nei riguardi del mondo alpino che va rapidamente trasformandosi in un paesaggio altamente tecnicizzato, senza che parimenti si diffonda la consapevolezza e il rispetto della sua fragilità. 

21 settembre – 23 dicembre 2020
lunedì-venerdì,  9.30 – 13.00

Accesso su prenotazione inviando una mail a archivio@polimi.it o telefonando al numero 02.2399.570

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *