TOZ

La tua sicurezza, sempre accanto a te

TOZ – Maria Beatrice Finotto e Silvia Melli

Politecnico di Milano Scuola Design
Corso Design Alpino proff. Aldo Faleri con Roberto Boni collaborazione Stefania Finassi

Progetto e testo di Maria Beatrice Finotto e Silvia Melli

Il progetto Toz su idea e realizzazione di Maria Beatrice Finotto e Silvia Melli, è stato sviluppato all’interno del corso Design Alpino, del Politecnico di Milano Scuola Design, unico in Italia a sviluppare concept di prodotto e servizi dedicati alla montagna, alla sua seconda edizione, e inserito nel contesto del progetto «Muoversi e vivere , mangiare e dormire in montagna».

La ricerca, curata dai professori Aldo Faleri e Roberto Boni con Stefania Finassi, si è sviluppa nell’arco di sei mesi finalizzata a ideare scenari di prodotto e servizi per la promozione e la pratica della montagna a livello amatoriale, per una montagna aperta a tutti e con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e la salvaguardia della bio-diversità alpina.

Analisi delle problematiche

Mentre sempre più persone si avvicinano alla montagna, si manifesta il problema della poca preparazione tecnica. Non solo non hanno l’attrezzatura necessaria, ma non si informano neanche sul meteo o i tempi di percorrenza di una determinata passeggiata. Questo causa incidenti anche mortali e forti problemi nel recupero da parte del servizio di soccorso.

TOZ mira a questi utenti “della domenica”. Lo stile moderno e lineare è impostato per attrarre quelle persone che sono abituate alla tecnologia bella ed elegante. Nella sua forma piccola e semplice e nel suo essere un drone, parla a quello spicchio di mercato che punta all’estetica e all’avere l’ultimo pezzo di tecnologia.

Al suo interno però, ha molto di più.

Associato all’app, fino al periodo della pianificazione della passeggiata offre un elenco dell’attrezzatura per l’attività selezionata; guarda le previsioni del meteo e, a seconda della preparazione dell’utente, suggerisce se spostare o no la passeggiata. In loco il drone non solo segue l’utente, ma gli vola davanti. In questo modo, nel caso in cui la pioggia o il vento abbiano cambiato la conformazione della passeggiata nei giorni precedenti, lui lo prevede mappando in tempo reale la strada di fronte all’utente. In caso di malore diventa un punto sicuro per il soccorso, comunicando con precisione la posizione attuale l’utente ed invia il segnale di soccorso anche da solo, in caso di caduta se si parla di arrampicata. Percepisce i rumori e li analizza, capendo se sono un pericolo per l’utente o se può continuare senza problemi.

Il case è anche una batteria di riserva che permette una durata maggiore del volo e un alloggiamento comodo per il drone nei momenti di non utilizzo attivo.

TOZ – Maria Beatrice Finotto e Silvia Melli

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