RE-FUGE CARLO PORTA / la nuova user experience
Lo studio analitico e il confronto diretto tra realtà di rifugi alpini differenti hanno condotto alla scelta del rifugio Carlo Porta per l’applicazione del concept di progetto d’interior. In seguito ad un’accurata analisi funzionale e distributiva dello stato di fatto del manufatto, gli scenari degli ambienti-tipo sono stati calati nella realtà architettonica prescelta, andandone a connotare gli interni e adattandosi allo specifico contesto, nel totale rispetto di eventuali vincoli strutturali e storico-paesaggistici. Così il rifugio Carlo Porta diviene l’emblema di un’evoluzione avanguardistica, la “Porta d’accesso” verso il futuro dei rifugi alpini, specchio di un modello di socialità innovativo, guidato da una rinnovata convivenza consapevole.

RE-FUGE / welcome area
L’experience dell’utente all’interno del rifugio inizia nel momento in cui, giunto in quota, accede all’atrio di ingresso, finalizzato all’accoglienza e dotato di parete attrezzata, cassapanca e comunicazione a parete. Qui potrà sedersi, depositare eventuali attrezzature e scaldarsi, oltre che informarsi riguardo la storia del manufatto alpino, prima di dirigersi a sinistra verso il bar o a destra verso la sala da pranzo.
Gli ambienti dedicati alle ore diurne sono anche raggiungibili tramite la porta posta centralmente, fruibile prevalentemente da coloro che pernottano in rifugio, in quanto consente un accesso diretto alle scale che conducono ai piani superiori, dove sono allocati gli ambienti dedicati alle notturne.
Gli spazi permettono la libera circolazione anche di utenti con disabilità che, accompagnati in rifugio in Joëlette grazie a guide affiliate, possono inoltre usufruire di apposita piattaforma elettrica, posta al di là della partizione d’ingresso, per raggiungere in comodità il piano superiore.

RE-STORE / bar
Procedendo nella sua experience l’utente può accedere al locale bar, per un ristoro frugale, rivolgendosi allo staff al banco bar e accomodandosi in compagnia di altri escursionisti al tavolo comune che è stato disposto centralmente, in modo inclinato, al fine di dirigere al meglio i flussi all’interno dell’ambiente ristretto.
La boiserie lignea a filo porta contrasta con il gres moderno e racconta la storia del Porta tramite illustrazioni incise a fuoco su legno: da un lato l’utente può consultare la mappa generale dei Piani Resinelli, mentre dall’altro lato può ripercorrere la storia del rifugio tramite immagini storiche pirografate a parete.

RE-STORE / bar
Il lato opposto al banco bar accoglie il corner merchandising, munito di vetrine che espongono i nuovi prodotti customizzati CAI, che non solo diventano arredi protagonisti della scena, ma possono anche essere acquistati in loco tramite appositi pad interattivi apposti a parete. Tramite gli stessi pad l’utente, in caso di pernottamento, avrà anche la possibilità di registrare il proprio arrivo in rifugio, previa prenotazione tramite apposita applicazione Re-fuge, la stessa che consente di prenotare il proprio coperto per la sala da pranzo.
Come vediamo l’ambiente nella sua fluidità diviene un laboratorio sociale che permette la libera circolazione ad utenze disparate, includendo anche utenti anziani o con disabilità che, accompagnati in rifugio tramite Joëlette grazie a guide affiliate, possono circolare liberamente nello spazio che è stato completamente riprogettato, a partire dai servizi igienici fino all’introduzione di una piattaforma elettrica sul retro dell’ingresso che permette all’utente con disabilità di accedere al piano superiore ed usufruire della zona notte.

RE-STORE / dining
Procedendo a destra rispetto all’ingresso, l’utente accede invece alla sala da pranzo, che è il cuore del rifugio e ne conserva il suo animo primordiale. Sono state mantenute e preservate le preesistenze storiche del camino, del cassettonato a soffitto e delle lampade in stile liberty, che rappresentano e custodiscono il passato, dialogando con la contemporaneità, di cui si fanno portavoce il pavimento in gres, i nuovi binari elettrificati con plafoniere e faretti a led e le nuove grafiche a parete personalizzate che caratterizzano l’ambiente.
L’ambiente interno si fa narratore del contesto in cui è inserito il rifugio: la mappa del territorio diviene texture, una texture che riproduce le curve di livello e il profilo altimetrico delle Prealpi lombarde. Al centro della scena un lungo tavolo comune diviene il simbolo di quella condivisione consapevole di spazi e funzioni, mentre ai lati una componente di arredo più intima, rivisitazione del “Quadro da Pranzo” di Michelangelo Pistoletto.

RE-STORE / self-cooking
Il lato opposto del camino ospita l’area self-cooking, liberamente fruibile dagli utenti per cucinare responsabilmente in condivisione. Trattasi di un servizio supplementare che rivolge una rinnovata attenzione alle nuove utenze e alle nuove generazioni: pensato per coloro che preferiscono portare il proprio cibo da casa perchè devono seguire una determinata dieta (si pensi a celiaci, vegetariani o vegani), o per chi predilige uno stile di vita più libero senza dover per forza rispettare orari prefissati, o ancora per clienti stranieri abituati a modalità di ristoro ispirate a culture differenti.

RE-CONNECT / living
Al piano terra l’utente, qualora pernotti in rifugio, ha la possibilità di usufruire anche dell’ambiente living, adiacente alla sala da pranzo, con la quale è ora posto in collegamento tramite il camino che, se dal lato opposto mantiene l’animo storico del rifugio, al di qua ne rappresenta l’animo contemporaneo. Il living è multifunzionale, grazie alla scelta di arredi flessibili e alla presenza di una lunga cassapanca che funge da deposito per gli arredi inutilizzati.

RE-CONNECT / events
Questo ambiente nasce come spazio relax, adibito ad amache e pouff, per poi trasformarsi, grazie a sedie pieghevoli, in spazio eventi per la proiezione di film e documentari relativi al mondo alpino o di videoconferenze tenute dall’associazione. In tal caso sarà accessibile ai soci del club, muniti di badge.

RE-CHARGE / shared
L’utente ha poi la possibilità di accedere all’ambiente notte ai piani superiori, previa prenotazione online e registrazione in rifugio, in modo da garantire il massimo del confort abitativo e di sicurezza, evitando l’eventuale sovraffollamento.
La prima tipologia di ambiente è progettata per coloro che vogliono vivere la vera natura condivisa del rifugio ed è organizzato attraverso una struttura tubolare a ponteggio. L’atmosfera ricorda una foresta e il rimando alla dimensione montana è costante, grazie a componenti di arredo familiari a chi frequenta il contesto alpino. L’utente può scegliere se servirsi dei pouff-letto pensili, liberamente posizionabili nell’openspace, se lasciarsi cullare sulle amache, di proprietà del CAI o personali, se riposarsi sui confortevoli loft sospesi, raggiungibili tramite apposite scale a pioli o, per i più esperti, anche tramite gli elementi ad anello che costituiscono la struttura.
La soluzione è vantaggiosa anche da un punto di vista igienico, non solo per i materiali tessili scelti, ignifughi, igienici e facilmente ripulibili, ma soprattutto perché quando non utilizzati, durante le ore diurne, i pouff saranno appesi a parete e dunque sollevati da terra, il che renderà possibile igienizzare i pavimenti con praticità. Lo stesso vale per le amache che, qualora non siano personali, sono comunque per loro natura sollevate.

RE-CHARGE / comfort
La seconda tipologia di ambiente è invece progettata per coloro che, per età o per ragioni di privacy, preferiscono avere a disposizione un proprio spazio: si tratta di un ambiente trasformabile in cui è possibile organizzare i propri spazi tramite specifiche tende insonorizzate che aprono e chiudono lo spazio, rendendolo ora privato, ora condiviso. Ciascuna nicchia è progettata per un massimo di quattro persone ed è dotata di letti a castello a scomparsa che contribuiscono ad una migliore gestione degli esigui spazi a disposizione.
L’utente può così liberamente crearsi la propria comfort zone, avvolgendosi in uno spazio più intimo e godendo della visuale verso l’esterno, oltre che di elementi di arredo semplici e postazioni per la ricarica dei propri dispositivi tecnologici. Protagonisti di scena sono i tendaggi a tutta altezza in tessuto ignifugo, igienico, fonoassorbente e oscurante, che presentano i due lati con rivestimenti differenti: esternamente dialogano con l’ambiente, mimetizzandosi con il colore grigio delle pareti, internamente si colorano, personalizzando l’ambiente e donando serenità a chi le vive.
RE-SPECT / sostenibilità ambientale
Tra le parole chiave di progetto vi è certamente la “sostenibilità ambientale”, che è stata rispettata innanzitutto nella selezione dei materiali che, oltre ad essere durevoli nel tempo, anti estinguenti ed igienici, si distinguono per le loro proprietà eco-sostenibili. È stata mantenuta quanto più possibile la fisionomia e il sapore del rifugio antico Porta, al quale sono stati inseriti materiali a noi contemporanei, in un dialogo costante e coerente con le memorie del passato. La sostenibilità è rispettata anche per quanto concerne le tecnologie impiegate, dalle quali dipende lo svolgimento delle attività vitali dell’uomo a qualsiasi altitudine.
